Capitolo 4
Le strade da percorrere
“Quelle che ci avvicinano”
1. Raccontati una bella storia
2. La stanza delle coccole
3. Io valgo!
1. Raccontati una bella storia
C’era una volta una ragazza che lottò con le unghie e coi denti per laurearsi in biologia.
Ma mica quelle lauree dove inserisci come esami complementari quelli con le dispense da 100 pagine
che si preparano in 3 giorni e si punta al 30 e lode per
alzare la media.
No. Il suo piano di studi prevedeva mattoni come anatomia umana, patologia generale, immunologia.
Il suo
sogno era di lavorare nella ricerca, di combattere quel maledetto cancro che si era portato via la sua
mamma. Studiare di giorno e lavorare la sera per mantenersi agli studi e dimenticarsi divertimenti e
serate in discoteca. Ma valeva la pena, il sogno era forte e grande. Finalmente la laurea e la
specializzazione e la possibilità di andare a lavorare all’estero, perché in Italia si sa che ….
Nel frattempo però il padre si ammala e la sorellina è ancora troppo piccola. Cosa fare? Una scelta.
Che diventa una scelta d’amore ma anche di lavoro, perché la borsa di studio era per l’estero, non
per l’Italia. Qualcuno deve pur badare alle entrate economiche della piccola famiglia che ne ha già
viste di cotte e
di crude. Quali possibilità ci sono? Trovare lavoro nel settore vendite. Ma che paura e che stress:
passare da dietro un microscopio ad una valigetta 24ore piena di depliant e di note per gli ordini.
Eppure ci deve essere qualcosa di positivo e la nostra amica scopre che entrare in contatto con realtà
diverse da quelle che aveva conosciuto fino a quel momento non è poi così male, si impara a
comunicare meglio, si fanno nuovi amici, si guadagnano dei bei premi sul fatturato e si fa anche
carriera in base alle proprie capacità e non all’amicizia con quel professore o quel cattedratico.
In pochi anni diventa l’unica donna dirigente in quella grossa multinazionale.
Da che esserne fieri eh? Mica da tutti rinunciare ad un sogno per un sogno più importante e riuscire a
trasformare quella che sembrava una scelta forzata in una attività di successo sia personale che
professionale.
Wow, ma quella persona eccezionale sono io! E se sono stata capace di fare quella cosa, anche se in
questo momento questa nuova sfida mi fa paura, di sicuro riuscirò anche questa volta!
Ci sono dei momenti nei quali, autostima alta o no, ti trovi di fronte ad una nuova sfida, ad una
scelta difficile, a un momento doloroso, e ti sembra di non avere più forze, ti senti inadeguato e
incapace di affrontare anche questo.
Capita.
In quei momenti raccontati una storia, e magari raccontala anche ad una persona che ti è cara.
Cerca nel tuo passato quella esperienza in cui hai dimostrato di avere fiducia in te stesso ed hai
avuto successo, nonostante le difficoltà o i pareri contrari.
Rivivi nella memoria quella storia, nei minimi particolari, e poi raccontala, a voce alta, non nel
pensiero.
Raccontala come se stessi parlando non di te, ma di un’altra persona.
Immagina i complimenti che tu faresti a “questa persona” che ha affrontato e superato quella prova.
E poi guardati allo specchio e sorriditi perché quella persona meravigliosa e coraggiosa sei tu e lo sei
anche adesso, pure se non ti sembra.
2. La stanza delle coccole
Prova a pensare che piacere ti ha fatto l’abbraccio di un caro amico, o la carezza della persona che
ami, o la pacca sulla spalla del capo, o lo scodinzolare felice del tuo cane quando ti vede.
Sono tutte coccole e fanno tanto bene.
A volte però gli amici hanno altro da fare, l’amore magari è finito e per il momento non sembra
esserci nulla di nuovo all’orizzonte, il capo non è molto contento di noi e il cane è dalla mamma
perché non lo possiamo tenere nel nuovo appartamento.
Che fare se nessuno ci coccola? Si può vivere senza coccole?
Certo che sì ma a soffrirne è proprio la tua autostima.
Allora sai che si fa? Ti costruisci la stanza delle coccole.
Scegli un angolo della tua casa, non ha importanza la grandezza, ma deve essere tuo. Ci sposti la
tua poltrona
preferita, una piccola libreria e un tavolino. Poi ci trasferisci tutte quelle cose che ti fanno piacere. La
coperta di pile con i delfini disegnati sopra, il libro che ti piace rileggere ogni tanto, la fotografia dove
sei venuta così bene che sembri un’attrice.
L’album di quando eri piccola e quella cartolina di quell’amico speciale.
Il poster dell’isola tropicale col la sua bella palma un po’ curva sul mare turchese.
Tutti i depliant della crociera che sogni di fare prima o poi.
E le candele profumate o gli incensino.
O la foto di Del Piero se ti fa piacere.
Raggruppa in quell’angolo tutte le cose, gli oggetti e i ricordi che ti fanno sentire bene dentro.
E quando ti senti giù, rifugiati nella tua stanza delle coccole,abbracciati forte forte e sussurrati queste
parole: “ma lo sai che sei proprio forte e che ti amo da impazzire….”
[ndr: se ti è sfuggito c’è un bel e-book che si intitola appunto
“Mi Amo da Impazzire”. Se vuoi saperne di più vai a
http://miamodaimpazzire.piuchepuoi.it ]
Insomma trattati bene e fatti delle belle coccole perché la tua autostima ne ha bisogno!
3. Io Valgo!
Mi è successo proprio pochi giorni fa.
Dopo aver letto alcune cose scritte da una persona, le ho mandato una e-mail facendole i miei più
sinceri complimenti. Le dicevo di quanto le sue parole fossero state utili e non solo a me, e che
doveva proprio essere una persona in gamba.
La sua risposta diceva più o meno così:
Grazie tante per i complimenti, ma davvero pensi questo? Si infatti a volte mi capita di sentirmi una persona forte, ma non credo poi di esserlo perché invece mi ritrovo più spesso giù e triste e non so reagire bene e mi lascio andare e la mia autostima non è poi così forte. Infatti oggi mi sento proprio malinconica e…
Cosa sta succedendo qui? Capita anche a te? Qualcuno ci fa dei complimenti e noi lì subito a
sminuirci.
Questo atteggiamento non ha nulla a che vedere con l’umiltà.
Purtroppo questo modo di fare dipende dalla scarsa autostima.
E’ come se dentro la nostra mente fossimo così sicuri di non valere molto che anche quando facciamo
qualcosa di bello e qualcuno lo apprezza e ci fa i complimenti …andiamo in corto circuito!
Se io mi sento insicura e non ho una grande fiducia in me stessa, il mio cervello non è abituato a
sentirsi fare molti complimenti, anzi, sono io la prima che magari mi ripeto frasi
tossiche come “tanto non ci riesco; non ce l’ho mai fatta; non sono capace…”
Quando arriva un complimento la mia mente non è abituata, non lo sa nemmeno riconoscere quasi.
Si trova in imbarazzo da novità!
E allora che fa? Fa quello che ogni mente fa, si rivolge a qualcosa di più conosciuto, ad una abitudine
che è diventata una credenza.
Quindi, grazie tante per il complimento, ma non lo merito perché io non riesco a, io non sono capace
di, io ho fatto un sacco di sbagli …..
BASTA! Se non siamo capaci di farci i complimenti da soli, almeno accettiamo con piacere quelli che
ci fanno gli altri e magari facciamoci venire anche quel piccolissimo dubbio ….ma non sarà che sono
io che mi autodistruggo da sola e che nemmeno mi accorgo che invece ho delle bellissime doti?
Ma non sarà che quella persona ha ragione a farmi i complimenti?
Ma non sarà il caso di fermarmi un attimo e valutare se è il caso di farmi una bella iniezione di
autostima o un trattamento contro le tossine delle brutte abitudini che si sono costruite
negli anni e che mi remano contro?
Insomma, se sei tu la prima che pensi di non meritarli i complimenti ….
Il suggerimento è quello di accettare ed essere fieri dei complimenti che ci fanno e stampare quella
e-mail o scrivere quella bella frase su un foglio colorato e appenderla nella nostra
stanza delle coccole.
Insieme ad un altro foglio, bello grande, appeso proprio in
mezzo alla parete e con su scritto a lettere giganti
IO VALGO!
A cura di Patrizia Salvini e Italo Pentimalli
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