venerdì 28 gennaio 2011

Le più belle frasi tratte dal film "Immaturi"

- "Io prima in discoteca te volevo bacià".
" E perché non l'hai fatto?"
"Aspettavo i lenti"


- I figli si fanno con la pancia, non con la testa




Luca Bizzarri:- Solo chi ha 20 anni può farti capire che non ne hai più!
Raoul Bova:- Ah Epicuro: sei un cazzaro!

Ragazzino: "Non ti fare ingannare! Mangiano, pisciano e cacano! Ma soprattutto cacano!"
Raoul Bova: "Cacano molto?"

Ricky Memphis:Io studiavo per paura, mica perché mi piaceva!

Ricky Memphis:Lo sai cos'è l'amore? E' solo un castigo: ci punisce per non essere rimasti a casa con mamma e papà!

giovedì 27 gennaio 2011

Consigli per genitori....

Ho trovato girovagando nel web questa bellissima lettera che contiene molti buoni consigli per genitori che a volte si trovano spauriti di fronte alla grande responsabilità di essere tali.


Non sono ancora genitore e non mi permetto di giudicare ma questa lettera mi è sembrata molto bella e vi consiglio di leggerla e perchè no? magari prendere qualche spunto.


Buona lettura!

"Caro amico,
voglio darti un paio di consigli:
non parlargli mai con la vocina da bambini piccipocci
parlagli sempre di cose normali, come se fosse grande. se non capisce, ti chiederà di spiegare.
preparati a un paio d’anni con i pannolini che puzzano di jogurt (sì, jogurt. poi capirai.)
non coprirlo sempre con maglioni magliette copertine. coprilo esattamente come vorresti essere vestito tu.
quando saprà scegliere e chiedere, lascia che si metta addosso i
vestiti che si metterà (o che ti chiederà) e lascia che si scopra (o
che chieda di scoprirlo) quando avrà caldo.
se riuscite, evitate il latte artificiale. la tetta è sana è bella è
giusta e da grande preferirà le tette e snobberà i surrogati del
biberon.
non avere paura della tv, ma guai a te (e a lui) se la tv è il
sostituto tuo o della mamma. la tv è simpatica, apre la mente, ma va
solo nei tempi morti.
sii sempre sincero, sempre sempre, anche quando vorresti digli una
bugia pietosa. se dici “perché adesso papà non può” capisce
perfettamente dagli occhi che puoi ma non vuoi. digli piuttosto “ora
non ne ho voglia, sono stanco, ho voglia di stare da solo”.
non chiamarti in terza persona “dai un bacio a papà” ma chiamati in prima persona “dammi un bacio”.
non caricare su lui le tue aspettative e i tuoi desideri. lascia che
sia una persona con le sue legittime aspettative e i suoi desideri.
se serve, lo scappellotto si può dare. ma ricordati che i baci devono essere mille volte più numerosi degli scappellotti.
quando non sai che cosa fare, ricordati che cosa pensavi di tuo padre
quano eri piccolo. ricordati di quando eri piccolo, e capirai molte
cose.
non sei un suo amico: sei suo padre.
e soprattutto ricorda che la vita è una strada che lo allontana da te. lui non è la tua continuazione: lui è semplicemente lui.
lui comincia ad allontanarsi al momento in cui nasce, ed è una continua
esperienza su come abbandonarvi. a un certo punto lo farà: è giusto
così.
limitati ad aiutarlo in questa strada che te lo porta via.
per luca, tu sarai un dio sceso in terra finché avrà 10-13 anni.
poi comincerai a essere per lui un vecchio.
poi un vecchio scemo.
poi “i miei non capiscono una minchia” (tra i 14 e i 17 anni, in genere).
poi quando sarà indipendente comincerà il riavvicinamento.
è giusto, è naturale.
anche se quando ti ci trovi da padre, fa incazzare.
ricordati, tra una decina d’anni, a preparati e a prepararlo.
mi sono posto nei panni di figlio, di quello che provavo, e allora anni fa ho cominciato a spiegare loro quel meccanismo.
dovrai dirglielo. “vedrai che tra un po’ per te sarò una colossale testa di cazzo”.
lo ripeto ogni tanto ai ragazzi.
mi dicevano “ma no, figurati, tu sei il superpapone”.
oggi quando dico ai ragazzi: “ricordate? ebbene, siete già entrati
nell’età in cui i genitori vi sembrano degli emeriti incapaci?”
loro sorridono e in coro mi dicono: “sì”"

venerdì 21 gennaio 2011

Per la serie "RIDIAMO PER NON PIANGERE": "Il 5 maggio" in chiave comica!

(Parodia della poesia "Il 5 maggio" di Manzoni)


Ei fu. Siccome intercettato,
dato il tal casino,
stette la spoglia ad arcore
Godendosi il p******,
così percossa e attonita
in ginocchio al Papi sta,
muta pensando a quanto
il cavaliere sgancierà;
Fin quando una semplice
fanciulla con due lauree
la povera Ruby
a calpestar verrà.
Lui folgorante dice:
“Cribbio, falla finire!”
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al gemito
mista la sua non ha:
Fede,  servo umile
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al Silvio
che non capisce più un c****;
e mette in tasca i soldi
che Papi caccerà.



Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel siluro il Silvio
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vero orgasmo? Ai posteri
l'ardua sentenza: noi
ci chinammo di fronte al Massimo
Poter, che volle in lui
il Cavalier i suoi assegni
più di una volta staccar.
La porcellosa e trepida
gioia d'un gran bordello,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunse e disse: “quanto è il servizio
completo?” “7 mila euro!!” ……
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
ma non tutto questo è Silvio;
due volte nella polvere bianca,
due volte sull'altar.
Ei si drogo’: due volte,
l'un con Fede e l’altra con Lele,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fece le parti
e le divise in mezzo a lor.
E aspirarono, e i dì nell'ozio
finirono in uno scandalo,
segno d'immensa "invidia"
e di pietà profonda,
che tutta Italia proverà
dopo che la magistratura sentenzierà.

Dato che ormai sto caso Ruby, intercettazioni e palle varie mi ha rotto le ovaie ma non ci posso fare niente, tanto vale scherzarci su e sperare che tutto diventi solo più un ricordo......

mercoledì 19 gennaio 2011

Propolis: chi l'avrebbe mai detto?

Oggi vi voglio parlare della Propolis.  
Che cos'è?
Se guardate da vicino una casetta delle api, l'arnia, vedrete proprio sulla "porta di ingresso" della resina di colore marrone: quella è PROPOLI. Volendo dare una definizione: la propoli è un'insieme di resine e gomme, raccolte dalle api sulle gemme apicali e sui tronchi di alcune piante, ma anche su alcune scorze, e ferite vegetali già incerottate o in via di esserlo dalle stesse piante e successivamente lavorata da alcune api con enzimi di particolari ghiandole e cera.

Come usarla?
La crema e la tintura di propolis sono prodotti che non debbono mancare nelle case.

La propolis in esse contenuta, ha benefica azione sui foruncoli, eczemi, ustioni, arrossamenti, herpes, piaghe e ferite per il suo forte potere cicatrizzante, riepitilizzante e antibiotico. In questi casi stendere sulle parti interessate una volta al dì la tintura e una volta la crema.

L'ingestione di tintura di propolis va presa per la prima settimana tre volte al dì, in seguito due volte , 15 gocce in mezzo bicchiere di acqua calda). 

A cosa serve?
  1. Nelle cistiti, nelle infezioni alle ovaie, della pelle, delle articolazioni (in tutte le infiammazioni del genere) perchè è un potente disinfiammatorio;
  2. Nelle ulcere perchè è un cicatrizzante, in quanto stimola la rigenerazione dei tessuti;
  3. Nelle influenze e nei raffreddori perchè è un ottimo antibiotico naturale;
  4. Nelle fragilità capillari e per proteggere la circolazione;
  5. Negli stati di fatica perchè inibisce il formarsi dell'acido lattico nei muscoli;
  6. Nelle forme influenzali, nelle faringiti, bronchiti, nelle diarree;
  7. Nelle digestioni difficili perchè stimola la secrezione dei succhi gastrici, oltre che le peristalsi dell'intestino;
  8. Nei casi di piorrea, gengivite, stomatite, algie dei denti, tonsillite, otite, rinite;
  9. Ha inoltre azione diuretica, antisenile, antipressione, antitossica, antielmintica (contro i vermi), antimicotica (contro i funghi cutanei) e battericida, antiforfora e anticaduta dei capelli.
(Prof. PECCHIAI - Osped. BUZZI di Milano)

giovedì 13 gennaio 2011

Report: Il Sexy Shop? Non è più quello di un tempo

C’era una volta la bancarella defilata in qualche quartiere di pessima reputazione, che sarebbe piaciuto a De André. Dove con molta cautela..." continua a leggere...

martedì 11 gennaio 2011

Report: Impianto solare termico "fai da te"

Report: Impianto solare termico "fai da te": "Acqua calda dal sole a costo zero? E‘possibile, semplice e assolutamente economico. In rete sono disponibili molte soluzioni per la realiz..." continua a leggere...

lunedì 10 gennaio 2011

Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei: IRMA


IRMA


CHIAVE DEL NOME: Colei che afferra, che si impadronisce

NOMI ANALOGHI: CLEMENZA, GERALDINA, GIACOMINA, JACQUELINE, ROSMUNDA

CARATTERISTICHE E PERSONALITA’:

Irma è un'accaparratrice. Vedere. volere, avere. Questo è il meccanismo che muove la sua psiche e spesso basta un ostacolo qualunque a provocare dei risentimenti. Nonostante il desiderio di possesso, Irma non ama accaparrare per amore di comodità ma per volontà di sentirsi la migliore.

La carriera è la cosa che le interessa di più. E vuole riuscire con i suoi mezzi essendo considerata alla pari dagli uomini, come una di loro. Femmina lo è altrove, mai mentre svolge, del resto molto seriamente, i suoi compiti ufficiali. Può essere un'ottima giornalista, un avvocato di grido e soprattutto una politicante di gran classe, ma anche un'apprezzata attrice o cantante: comunque “un personaggio”. Del resto ha generalmente tutte le chance per occupare un ruolo di primo piano: è seducente e socievole al punto di trasformare in amicizia anche una telefonata casuale.

È tanto intelligente da saper cambiare la propria vita a tamburo battente se si presenta una chance che le sembri adatta. Ama l'intrigo, è molto sensuale, non si cura di ciò che dice la gente, è allegra, piena di calore umano e ha anche un gran senso dell'amicizia. Se si innamora del marito ricchissimo della sua migliore amica, però, non sa resistere: ma se poi lo sposa è capace di comportarsi in maniera irreprensibile: la forza del denaro e della potenza la può far diventare rispettosa delle convenienze e degli altri.

Onomastico: 24 dicembre

Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei: GUIDO


GUIDO


CHIAVE DEL NOME: Colui che sta con i piedi per terra

NOMI ANALOGHI: COSIMO, COSMO, GIOVENALE, GUSTAVO, LAZZARO, SIDONIO

CARATTERISTICHE E PERSONALITA’:

Guido ha una natura concreta e ciò può apparire strano perché questo soggetto si pone spesso come fantasioso, gentile, e sembra svagato e romantico. La sensibilità di Guido è effettivamente femminea ma gli serve giusto per poter meglio comprendere l'avversario e farne una “sua” creatura.

Molto attaccato al denaro è capace di perseguire e seguire dei piani d'azione per giorni e giorni per realizzare magari delle cifre modeste. E tuttavia, orgogliosissimo, mostrerà sempre di inseguire nei rapporti non l'eventuale interesse, ma la disinteressata amicizia. Di sottile intelligenza è un vincitore nel senso che la sua riuscita è assicurata dal suo stesso modo di essere.

Tuttavia non riesce quasi mai a vivere sereno perché la sua mente sempre tesa a far piani lo tiene insonne o, al contrario, gli crea una tremenda abulia che può rendergli gravosa l'azione. La smania impellente di occupare costruttivamente ogni attimo della propria vita, gli può inoltre determinare dei lunghi periodi di stress psicofisico.

Tutto ciò, fra l'altro, non necessariamente per un interesse strettamente materiale. Possiamo dire che la natura, il carattere di Guido creano le premesse psicologiche per questa iperattività, alla quale poi si lega l'interesse economico. Ad ogni modo riesce sempre meglio nelle professioni che esaltino il suo orgoglio in quanto “diverse”: musicista, arredatore, rappresentante.

Onomastico: 12 settembre

Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei: GUGLIELMO


GUGLIELMO


CHIAVE DEL NOME: Colui che vive solitario

NOMI ANALOGHI: CALLISTO, GILLO, PROSPERO, ANTELMO, MARZIANO

CARATTERISTICHE E PERSONALITA’:

Guglielmo può eccedere in tutti gli sport e in qualsiasi settore richieda coraggio, dinamismo e magnetismo. Insomma ha la stoffa del capo, la cui intelligenza solida e capace sa capire qualsiasi situazione e analizzare gli altri. In genere Guglielmo ha una volontà d'acciaio ma è anche semplice e istintivo.

Un uomo con questo nome non è facilmente addomesticabile perché è sempre attivo: quando ha fame mangia, nutrendosi con avidità di qualsiasi cibo gli passi per le mani, dorme quando ha sonno, fa l'amore quando ne sente il desiderio, eventualmente rimandando qualsiasi spiegazione al dopo, e si arrabbia quando ne sente la necessità.

Ma, proprio perché è istintivo, le sue collere sono tremende specie quando si trova coinvolto in raggiri e macchinazioni di amici o di donne. Come marito è difficile anche se è un padre modello (magari a volte di mano pesante) che pretende dai figli il medesimo rigore al quale lui si attiene naturalmente.

Certo non è molto sensibile ai “tempi” altrui anche se è di grande cuore; si potrà comunque contare sul suo senso di responsabilità, sulla protezione materiale che assicura alla sua famiglia, sull'onestà e sulla sua religiosità spontanea ma lontana dalle chiese. La sua compagna dovrà dunque essere flessibile: magari ispirandolo. Guglielmo, soltanto quando si radica in una famiglia si può realizzare e quindi essere poi al pieno della sua socievolezza.

Onomastico: 25 giugno