giovedì 24 giugno 2010

Finanza Etica E Microcredito: Le Nuove Frontiere Dell' Investimento

La Finanza Etica è un modo di investire del tutto innovativo, trasparente e onesto ovvero si tratta di investire il proprio denaro con finalità sociale. Attenzione però, non è una materia per benefattori si parla bensì di un giro di affari di oltre 4.300 miliardi di dollari.

La nascita della Finanza etica risale ai tempi della guerra del Vietnam, in particolare quando alcuni studenti criticavano il modo in cui venivano investiti i fondi delle proprie università; col passare del tempo divenne poi uno strumento usato per boicottare quelle imprese che intrattenevano rapporti commerciali con paesi razzisti o dittatoriali.

Successivamente dopo varie evoluzioni naque nel 1999 la Banca Popolare Etica (oggi diffusa anche in Italia), una banca nata con l'obbiettivo di dare alla finanza etica uno strumento operativo che potesse operare rispettando i nuovi vincoli della legislazione e ampliare le possibilità di incidere sul sistema culturale ed economico nazionale.

Essa privilegia i rapporti con le organizzazioni senza scopo di lucro ma senza che ciò diventi un'ostacolo poichè si possono finanziare anche società di capitali quando l'attività lo giustifichi, come nel caso dell'agricoltura biologica. C'è poi un concetto fondamentale sul quale la Finanza etica lavora ovvero il MICROCREDITO.

Vi starete chiedendo che cosa si intende per microcredito; si tratta di un prestito di piccola entità caratterizzato da piccole quote di rimborso ravvicinate nel tempo (Es. 20 Euro a settimana anzichè 80 Euro al mese). Ma chi è stato l'ideatore di questo sistema? Il suo nome è Muhammad Yunus detto anche "banchiere dei poveri".

Costui ebbe l'idea quando era un professore di economia nel Bangladesh quando durante una visita ad un villaggio con i suoi studenti si fermò a parlare con una donna che produceva sgabelli di bambù. La donna racconto che non aveva abbastanza soldi per mantenersi con la sua attività ed era costretta a rivolgersi a degli usurai che le prestavano il denaro con un tasso di interesse di circa il 10% a SETTIMANA!

Così facendo però, tutti i profitti della donna servivano solamente a ripagare il debito. Yunus decise di aiutare la donna dandole circa 22 Euro da ripagarsi con tassi più equi.

L'idea era che il microcredito avrebbe potuto permettere a queste persone di accumulare il denaro permettendo loro di vivere anziche' di sopravvivere.

Il successo del microcredito sta nel fatto che vi è un rapporto di ottima fiducia tra la banca ed il cliente ed inoltre la restituzione della somma avviene quasi sempre in forma rateale il più delle volte settimanalmente, in modo che se vi sono difficoltà per il contraente vengano subito risolte e diluite nel tempo.

Questo nuovo modo di vedere gli investimenti ha ribaltato completamente la tendenza a fare soldi cercando il massimo profitto senza però chiedersi da dove arrivi il denaro.

La finanza etica permette a tutti di usufruire del diritto al credito e investire nel futuro della società, favorendo la creazione di manodopera e garantendo sviluppo e benessere. La Banca Popolare Etica ha oggi circa 1.084 filiali e vi lavorano 12.500 persone. I clienti, in 37 mila villaggi, sono circa 2 milioni e 100 mila.

In Italia vi sono ad oggi 13 filiali e l’Istituto raccoglie oltre 600 milioni di euro di depositi e sta finanziando più di 3.400 progetti dell’economia solidale per un valore superiore ai 440 milioni di euro.

A mio parere non male per una "Banca dei poveri".

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